La legge di conversione del decreto Milleproroghe dispone la riapertura dei termini per i decaduti dalla rottamazione quater, e precisamente per coloro che hanno saltato una o più rate, con ultima quella del 30 novembre 2024.
Il termine non è da confondere per coloro che hanno mancato l’appuntamento di febbraio 2025, che sono definitivamente decaduti e non riammissibili.
A tutti gli effetti è un ripescaggio, è necessario presentare, entro il 30 aprile p.v., un’ulteriore istanza telematica su appositi modelli ministeriali dell’Agenzia Riscossione, tutt’oggi non disponibili.
L’importo residuo dell’originaria rottamazione, per le rate scadute e da scadere, andrà versato a partire da luglio p.v., con nuovi bollettini e con numero delle rate a scelta (max 10), alle scadenze fissate nella originaria rottamazione.
La presentazione dell’istanza di riammissione determina, tra gli effetti immediati, la preclusione dell’avvio di nuove procedure esecutive e dell’adozione di misure cautelari, quali il fermo dei veicoli e l’ipoteca.